Il sogno europeo , volendo servirci di una prosa alquanto suggestiva, nacque dalle ceneri di un continente martoriato da uno dei capitoli più drammatici della storia umana, la Seconda Guerra Mondiale.
L’intento fu quello di dar vita a qualcosa di nuovo attraverso la via del dialogo, del confronto, seppellendo il linguaggio della guerra e del sospetto. Un progetto che prese forma gradualmente, attraverso varie fasi e alcuni periodi di stallo, fino ad arrivare alla maestosa costruzione oggi denominata Unione Europea.
L’odierna famiglia europea è fondata, abbastanza palesemente, sull’idea che la condivisione di un bagaglio culturale e valoriale comune sia il passo decisivo per poter costruire un sistema armonizzato in ogni sua articolazione.
Questo bagaglio comune, per poter essere correttamente valorizzato, necessita di un ambiente fertile in cui essere coltivato. Questa l’ispirazione di fondo del Collegio d’Europa, un istituto indipendente di studi europei post-universitari fondato a Bruges nel 1949 su proposta di alcune delle personalità più eminenti dell’epoca: Salvador de Madariaga, Winston Churchill, Alcide de Gasperi e Paul Henri-Spaak. In seguito alla caduta del Muro di Berlino, in concomitanza con la fase conclusiva della Guerra Fredda, l’Istituto inaugura una nuova sede in Polonia a Varsavia presso il parco storico di Natolin.
La struttura, inizialmente composta da un personale docente non permanente, offre sei corsi master della durata di dieci mesi ciascuno e un campus in cui i vari laureati soggiornano.
L’Istituto deve il suo sostentamento agli ingenti finanziamenti provenienti principalmente dall’Unione Europea, dal governo belga e dal governo polacco, mentre gli altri Paesi partecipano in misura inferiore.
Dal punto di vista procedurale l’iter che sfocia nell’ammissione è certamente complesso, basandosi su una valutazione dettagliata della carriera universitaria del candidato e su un colloquio orale che, nel caso dell’Italia, si svolge a Roma presso la Farnesina. Il numero di posti disponibili risulta limitato, superando raramente le cento unità, tuttavia una serie di borse di studio sono riservate ai candidati particolarmente meritevoli.
Il Collegio d’Europa è, in ultima analisi, un’opportunità per tutti coloro che desiderano mettersi in gioco ed espandere i propri orizzonti. La sua origine, come si è poc’anzi evidenziato, è sintomatica di una tendenza dei Popoli europei a volersi distaccare dagli errori commessi nel secolo precedente e a voler perseguire un progetto di comune coesistenza. Tuttavia, che sia un solido obiettivo o un vano ideale sarà la storia a dimostrarlo.